Prima di partire per andare alla scoperta di una delle città
più belle al mondo, da bravi turisti, ci siamo informati sulla cucina francese
e sui locali dove mangiare bene e
spendere poco; perché purtroppo si sa, che Paris è tanto bella quanto cara!
Siamo in una fase della vita in cui vorremmo viaggiare moltissimo e trovarci
ogni volta ad affrontare esperienze nuove, fresche e fuori dal comune; Come se
il diverso fosse il nostro ossigeno, andiamo alla ricerca di nuovi sapori, di
profumi sconosciuti e visioni inimmaginabili, e ci proviamo e ci riusciamo
anche nella nostra piccola realtà, anche se le nostre finanze ancora non ce lo
permettono a pieno. Basta sapersi arrangiare e munirsi di pazienza, su internet si possono trovare forum e interi
siti dedicati a chi come noi è curioso di conoscere il mondo senza dover restare a tasche vuote.
Ma il bello del viaggiare non è solo fantasticare su ciò che
si vorrebbe vedere o provare, la vera bellezza del viaggio risiede nello
scoprire e conoscere la città, ritrovarsi per puro caso in viette bellissime e
sconosciute alle guide turistiche, prendere decisioni avventate lungo il
percorso, e solo all'arrivo accorgersi di quanto le nostre scelte ci portano
sempre nella direzione giusta, anche quando pensiamo di esserci persi; è solo
così che scopriamo le vere essenze che vanno a formare il profumo delle nostre
destinazioni.
Per riuscire a sopravvivere alla costosissima Parigi basta
essere informati su poche ma utili cosucce.
L’acqua in bottiglia nei locali parigini si trasforma in
ambrosia, in un elisir di lunga vita, questa è l’unica ragione per cui poca
acqua può costare così tanto. Perciò è consigliabile quando si va a mangiare
fuori di evitare l’acqua in bottiglia ma di chiedere una caraffa d’acqua del
rubinetto, in questo modo il vostro conto risulterà meno salato del previsto.
Come in ogni città, nei luoghi più turistici è normale che i
locali costino di più, quindi sono da evitare i bistrot adiacenti ai luoghi più
famosi, tuttavia ci sono sempre delle eccezioni, sia bistrot che fanno menù a
prezzi fissi, sia locali che non vanno alla ricerca del turista affamato, che
pagherebbe oro anche una soletta da scarpa, ma buona cucina a buoni prezzi per
tutti.
Una nota super positiva, è che i musei, sono quasi tutti gratuiti fino ai 26 anni
(vai che il budget si assottiglia sempre più!) ed è così che risparmiando sull'entrata
dei musei inizi a toglierti mille sfizi, le crepes, il formaggio, il gelato, i
macarones…Ah i macarones , passeggiando intorno a Place de la Madelaine, ti
ritrovi davanti a Laduree e che fai non lo assaggi un macaron? Ovvio che si! Tanto
il Louvre era gratis! Seduti sulla
scalinata del tempio di Place de la Madelaine abbiamo assaggiato questi
dolcetti leggendari, senza offesa per nessuno, ma alla fine dei conti ti fanno
pagare due bocconi di zucchero puro colorato quanto una pepita d’oro! ( so
gusti). Alla fine dei conti, i soldi che
non abbiamo speso per entrare nei musei li abbiamo spesi per i nostri sfizi , ora
che ci penso riguardano tutti il cibo, quindi per estensione li abbiamo
investiti per i nostri rotoli e chili di
troppo! Togliendo le riflessioni “ mi sento in colpa” post-viaggio, siamo
felici e appagati da questo voyage.
Il luogo che più in assoluto mi ha trasmesso la magia di questa città è stata Place Stravinsky. Piazza nascosta dal maestoso centre Pompidou, è briosa e colorata se si guarda la fontana con le statue ideate da Niki de Saint Phalle ( artista che adoro!) ma è anche placida e tranquilla se si rivolge lo sguardo verso la cattedrale sulla sinistra, maestosa e antica, con un fascino senza tempo.
Il luogo che più in assoluto mi ha trasmesso la magia di questa città è stata Place Stravinsky. Piazza nascosta dal maestoso centre Pompidou, è briosa e colorata se si guarda la fontana con le statue ideate da Niki de Saint Phalle ( artista che adoro!) ma è anche placida e tranquilla se si rivolge lo sguardo verso la cattedrale sulla sinistra, maestosa e antica, con un fascino senza tempo.
Per concludere vorrei fare un appello a tutti coloro che
nominano Parigi come città dell’amore, questo stereotipo che va avanti da anni,
è ora che si fermi. Parigi è romantica perché le luci dei lampioni che si
riflettono sulla superficie increspata della Senna evocano un atmosfera gradita
agli amanti? Non ci si può ridurre al
solo commento “ Parigi, è la città dell’amore” certo ha anche quello, ma i
lampioni sul lungo fiume che creano un clima d’amour, ce li hanno tutte le
città d’ Europa! Parigi è città d’arte pulsante, sempre viva, che mescola la
città di ieri con la città di oggi e perché no anche la città del domani.
Parigi è viva, e caotica. Parigi è morta e statica. Tutto dipende, con quali
occhi la guardi, tutto dipende da quale angolo hai deciso di osservarla. Lei
sarà lì, sempre pronta a stupirti appena giri l’angolo, e sarà soddisfatta,
solo a percepire il tuo sorriso, nel mirare le sue stranezze, nel lasciarti
abbandonare ai suoi profumi, nel perderti e ritrovarti in una città che non è
la tua, ma è come se ti sentissi a casa.
Lil.J.
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