L’avventura culinaria più
stravagante, ce la siamo gustati in zona Bastille. Mentre camminavamo per una
delle tre vie principali del quartiere,
ci siamo trovati davanti una scelta ardua.
Cosa mangiare per cena?
Il grande problema è che il
quartiere non rende facile una selezione; ci sono talmente tanti ristoranti, che l’indecisione
regna sovrana.
Bistrot, cafè, bar de
tapas, cucina tipica greca, cinese, giapponese, vietnamita…
Ma alla fine, dopo
aver fatto su e giù per la via almeno due volte, ci siamo decisi...
Ristorante Cubano!
Havanita Cafè è un locale che
serve piatti e long drink tipici dell’america centrale.
Tutto in questo posto, persino le sedute, ci
parla dell’aria cubana. Colori sgargianti, luci soffuse, e un persistente odore
di menta e lime.
Indovinate un po’? non siamo stati in grado di tradurre tutto il
menù, perché non conoscevamo alcuni nomi di pesci o spezie, quindi siamo andati
molto alla cieca, alcune cose ci sono piaciute moltissimo altre un po’
meno.
Non sapere cosa ti aspetta, rende
anche l’attesa dei piatti allettante.
Abbiamo iniziato con Antipasto per due, assortito da vari assaggi tipici, sia di
carne che di pesce accompagnati da riso bianco e spezie.
Creme di pesce (ignoto
ma ottimo) e verdure, involtini di gamberi, spiedini, e delle salsicce da un
sapore particolare, che non abbiamo
gradito molto; sinceramente potevano essere salsicce di qualsiasi cosa, erano
troppo speziate e da un colore molto scuro.
Poi dati i costi molto elevati, abbiamo
deciso di prendere un secondo a testa, da dividere a metà per provare il più
possibile, nuovi sapori. Non so quanto
sia legale, ma abbiamo assaggiato una bistecca di squalo cotto alla griglia con una salsa
molto dolce accompagnato da una cupoletta di riso bianco e contornato da
platano fritto ( questo piatto sarà un po’ difficile da rifare a Roma, mi sa che
rimarrà solo un sapore lontano).
Poi abbiamo preso un piatto a base di pollo in
salsa di fiori e spezie, dal sapore un po’ acre, ma che mixato con il sapore
dolce e avvolgente del platano fritto, si accoppia benissimo. Le porzioni erano
gargantuesche, per questo non abbiamo preso il dolce, eravamo iper sazi!
Prendere spunto dalle culture culinarie di
altri paesi, è una vera e propria
passione, che ci ispira, nel rinnovare piatti quotidiani.
Le spezie, sono, ciò
che più caratterizza un piatto, rendono tutto unico, colorato e dai sapori esotici. Conferiscono il carattere ai nostri antipasti,
ai primi e ai secondi, danno vita ai nostri dolci.
Con le spezie possiamo
giocare, ma bisogna sempre ricordarsi di non esagerare. Sto coltivando un sogno, quello di partire
per terre arabe, e perdermi nel mercato delle spezie, lo immagino magico.
Cosa ho imparato dal ristorante
cubano? Che si possono mettere in pentola persino i fiori, e che una cupola di
riso bianco in ogni piatto, è perfetta, soprattutto se vi è finito il pane!
Lil.J.
Nessun commento:
Posta un commento