Voglio approfittare della serata relax, per raccontarvi di
un posto speciale.
Ancora non ho visto tutto il mondo, (e giuro prima o poi
prenderò la mongolfiera e partirò all'avventura) ma sono quasi certa, che lui
sia il miglior posto in assoluto.
Sdraiatevi. Chiudete gli occhi e… ah no aspettate non potete
chiudere gli occhi dovete leggere!
Fate questo sforzo perché ne varrà la pena.
Vi porterò in un luogo in cui persino le foglie degli alberi sono magiche.
Non tutti sanno che nelle vicinanze di Capalbio, esattamente a Pescia fiorentina, si erge, su un colle un giardino speciale.
C’era una volta, una me più piccola, aveva nove anni circa. Un
giorno con la sua classe andò in gita, non sapeva bene cosa l’aspettasse,
sapeva solo che il posto dove sarebbero andati si chiamava Il Giardino dei
Tarocchi. Una volta arrivata, e scesa dal pullman, si ritrovò di fronte un
cancello gigante ( forse le sarà parso
così grande perché lei era tanto piccola). Varcate le soglie, si ritrovò in un
giardino, non uno di quelli curati nei minimi dettagli, no, uno di quelli in
cui gli alberi crescono come la natura
comanda.
Camminando per il sentiero di terra, talmente bianca da
riflettere i raggi del sole negli occhi, quasi accecata, la piccola me, si trovò di fronte alla piazzetta principale del giardino, una piazza con tanto di
fontana, ma non una qualunque; una bellissima fontana grande e rotonda, nella
quale, l’acqua, veniva circondata da un lunghissimo serpente, le cui squame,
erano mosaici blu e azzurri. Al centro della fontana una ruota girava, e ad
ogni giro faceva fuoriuscire un getto potente d’acqua.
La piccola me, non
sapeva più dove guardare, le mancava il fiato per lo stupore, perché insieme al
serpente, c’era anche un drago di specchi verdi, e su, in alto, c’era una casa
gigante a forma di donna; subito a destra un arco tutto colorato, con una grande
aquila in cima; e vicino un albero i cui rami erano serpenti, e le cui radici
erano virtù; e proprio sopra la fontana si ergeva maestoso un volto blu
notte. Insomma nulla in quel luogo era banale o noioso, tutto prendeva vita, grazie ai colori e alla luce riflessa dagli
specchi. Tutto era intriso di magia e significati.
statua di Adamo ed Eva |
La piccola me si ritroverà davanti a quello che da lì in poi
resterà sempre una realtà surreale, scolpita nella piccola testolina come fosse
un’ossessione positiva. Dopo quella giornata, quel luogo mi è rimasto davvero
impresso nel cuore e nella mente, perché è semplicemente magico ( già l’ho detto?).
Se avete figli fategli questo splendido regalo, portateli nel mondo in cui l’immaginazione
diventa realtà. E se invece non avete
figli, fatevi questo regalo, immergetevi nella bellezza pura, nella natura
incontaminata e respirate un po’ d’aria corretta con l’arte di Niki de Saint
Phalle.
Sono cresciuta. Ben undici anni dopo, sono tornata in quello
stesso giardino, e sono tornata bambina; e allo stesso tempo ho respirato
qualcosa di nuovo: le statue, la casa, gli alberi, l’acqua delle fontane, erano
uguali a come le ricordavo, ma erano ancor più speciali. In certi posti
bisognerebbe andare quando si è piccoli per poi tornarci da grandi, per captare
e recepire al meglio le storie che il luogo ha da raccontare; un po’ come
quando si leggono certi libri, che bisogna leggerli più volte anche a distanza
di anni per comprenderli a pieno.
Il Giardino dei Tarocchi è opera di una grande artista
francese, la mia preferita insieme a Frida Kahlo, Niki de Saint Phalle, la cui
arte è arte, gioco, vita, gioia, stelle, musica, amicizia, colore e amore.
Tutte queste virtù e cose splendenti si riflettono, nel vero senso della
parola, nei frammenti di specchi colorati che vanno a costituire la superficie
delle sue statue, ma anche della sua casa situata anch'essa all'interno del
parco.
I bambini ne rimangono estasiati e sbalorditi e gli adulti ne vengono
rapiti. La cosa più bella, merito della madre che ha partorito questa magia, è
che tutti ma proprio tutti siamo custodi di questo regno di colore e pace, perché
ogni persona che vi è stata, porta con sé, almeno un frammento di specchio nel
cuore. Ogni vetro ti sorride, ogni specchio è intriso di gioia e ogni ceramica
ha da raccontarti una storia nuova. La natura intorno, abbraccia i pensieri, li
raduna, li sprigiona per poi imprigionarli nuovamente, nelle superfici riflettenti, e tu, spettatore ignaro, guardandoci attraverso non potrai fare altro che leggerli come fossero un libro
aperto.
Il Giardino Mi fa sentire parte dei raggi di sole, che velocissimi
rifrangono sulle mattonelle colorate; d’improvviso
riesce a trasformarmi nel pigmento del mio colore preferito. Non ci
sono parole per esprimere la Gioia che ho nel cuore, ripensando a lui.
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