Ebbene, da qualche tempo mi sono appassionata al calcio, mi
piace, lo seguo, mi informo e lo aspetto un po’ come fa mio padre ogni domenica
da quando è nato, ma con meno enfasi e meno paranoie.
C’è chi sostiene, che questa mia “ passione” sia nata dallo
scervellamento inflittomi dallo sguscio, ( il mio migliore amico nonché mio
ragazzo) che è un super tifoso ( roba di
sciarpe, vuvuzela grida, balletti, superstizione, ognuno ha il suo posto e
nessuno lo deve cambiare, varie grattatine prima e durante i rigori, il
cronista preferito, e assolutamente, non si prendono impegni quando c’è la
partita). Ma secondo voi, io davvero, starei lì ogni domenica o sabato o giorno
che sia a guardare partite, pre-partite e post-partite solo perché piace allo
sguscio?
Sicuramente, la scoperta del mondo calcistico, la devo a
lui, e alla sua famiglia, ma io ho deciso di voler continuare a far parte di
quella tradizione domenicale, perché mi diverte, perché anche se non sono in
campo a passarsi la palla insieme ai giocatori, vedo l’impegno in chi la
guarda; anche se urlare ad alta voce di tirare, non cambia le sorti della
partita.
Guardare la partita non è solo guardare la partita, è molto
di più, è adrenalina è divertimento è gioia ma anche delusione e sconfitta; la
domenica calcistica è cenare con una piadina ripiena, ( le famose piadine umbre
) tra il primo e il secondo tempo in fretta e furia, e sparecchiare dopo il
post partita; smangiucchiare arachidi e sorseggiare birra; stare spaparanzati
sul divano accoccolati l’uno all'altro, e piano piano chiudere gli occhi e addormentarsi
quando anche i giornalisti sportivi non sanno più che dire.
E quando il campionato finisce, è inevitabile essere un po’
nostalgici di tutto ciò, per questo ( secondo me) si sono inventati la
confederation cup.
Ma, nonostante la nostalgia, quando arriva l’estate non si
può stare in casa a guardare la partita, soprattutto se fuori nel cielo c’è la
Luna più bella dell’anno! Ma i punti di vista sono molteplici, quindi si trova
il compromesso che permette a l’uno di gustarsi Italia- Brasile e all’altra (
io) di osservare la Luna in perigeo.
Ed eccoci arrivati al punto, domenica sera
ci siamo concessi cenetta a base di pesce e passeggiata sulla spiaggia sotto la
luna, insomma un classico nel database delle serate romantiche. Cosa c’è da
dire? Il nostro ristorante di fiducia, situato sulla spiaggia non ci delude
mai, e il mare di notte tanto bello quanto pauroso è la perfetta colonna sonora
della serata. E la luna, è magica; ma che lo dico a fare? Miriadi di poeti ne
hanno cantato la bellezza, e non c’è da chiedersi perché.
Pare una spiaggia inondata d'argento fuso.
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