martedì 25 giugno 2013

Mi piace il calcio, ma preferisco la Luna in perigeo.

Ebbene, da qualche tempo mi sono appassionata al calcio, mi piace, lo seguo, mi informo e lo aspetto un po’ come fa mio padre ogni domenica da quando è nato, ma con meno enfasi e meno paranoie.
C’è chi sostiene, che questa mia “ passione” sia nata dallo scervellamento inflittomi dallo sguscio, ( il mio migliore amico nonché mio ragazzo)  che è un super tifoso ( roba di sciarpe, vuvuzela grida, balletti, superstizione, ognuno ha il suo posto e nessuno lo deve cambiare, varie grattatine prima e durante i rigori, il cronista preferito, e assolutamente, non si prendono impegni quando c’è la partita). Ma secondo voi, io davvero, starei lì ogni domenica o sabato o giorno che sia a guardare partite, pre-partite e post-partite solo perché piace allo sguscio?  

Sicuramente, la scoperta del mondo calcistico, la devo a lui, e alla sua famiglia, ma io ho deciso di voler continuare a far parte di quella tradizione domenicale, perché mi diverte, perché anche se non sono in campo a passarsi la palla insieme ai giocatori, vedo l’impegno in chi la guarda; anche se urlare ad alta voce di tirare, non cambia le sorti della partita.
Guardare la partita non è solo guardare la partita, è molto di più, è adrenalina è divertimento è gioia ma anche delusione e sconfitta; la domenica calcistica è cenare con una piadina ripiena, ( le famose piadine umbre ) tra il primo e il secondo tempo in fretta e furia, e sparecchiare dopo il post partita; smangiucchiare arachidi e sorseggiare birra; stare spaparanzati sul divano accoccolati l’uno all'altro, e piano piano chiudere gli occhi e addormentarsi quando anche i giornalisti sportivi non sanno più che dire.




E quando il campionato finisce, è inevitabile essere un po’ nostalgici di tutto ciò, per questo ( secondo me) si sono inventati la confederation cup. 
Ma, nonostante la nostalgia, quando arriva l’estate non si può stare in casa a guardare la partita, soprattutto se fuori nel cielo c’è la Luna più bella dell’anno! Ma i punti di vista sono molteplici, quindi si trova il compromesso che permette a l’uno di gustarsi Italia- Brasile e all’altra ( io) di osservare la Luna in perigeo. 


Ed eccoci arrivati al punto, domenica sera ci siamo concessi cenetta a base di pesce e passeggiata sulla spiaggia sotto la luna, insomma un classico nel database delle serate romantiche. Cosa c’è da dire? Il nostro ristorante di fiducia, situato sulla spiaggia non ci delude mai, e il mare di notte tanto bello quanto pauroso è la perfetta colonna sonora della serata. E la luna, è magica; ma che lo dico a fare? Miriadi di poeti ne hanno cantato la bellezza, e non c’è da chiedersi perché.
Pare una spiaggia inondata d'argento fuso.

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