L’ignoranza della legge, non scusa la sua violazione.
La nostra storia, la storia dell’umanità, la scriviamo noi
stessi.
La Storia sono fatti da noi realizzati, idee da noi
concepite, quadri da noi dipinti e osservati, libri da noi scritti e letti…
Facciamo tutto noi insomma, persino dare un nome al tempo che abbiamo vissuto e
che stiamo vivendo. Usiamo catalogare il tempo, nominarlo, per poterlo riconoscere, per studiarlo e imparare i fatti accaduti in quel
determinato lasso di tempo, in più, alcuni sostengono, per imparare dai nostri
errori e non commettere più sbagli di certe portate. Abbiamo suddiviso la nostra storia in Ere,
secoli, ed età e dato loro il nome di ciò che più la caratterizzava, come ad
esempio scoperte innovative o uso sistematico di alcuni metalli. Allora io mi
chiedo, che nome dovremmo dare al nostro tempo?
Cosa lo caratterizza più di tutto? Sarebbe giusto ma anche scontato,
chiamarla età della tecnologia, grazie all’uso spasmodico che facciamo di
qualsiasi oggetto che abbia bisogno di una spina e un filo elettrico per vivere.
Mi soffermerei piuttosto su come ci abbiano trasformato questi nostri amici
computer.
Età paleolitica. Età Neolitica. Età dei metalli. Inizia dopo
la nascita di Cristo l’Era volgare, divisa in: Antichità. Medioevo. Età
moderna. Età contemporanea, quella in cui ci collochiamo noi, insieme a Robespierre, Marie Antoinette, Napoleone, Garibaldi, Wilson, Balfour, Chiang kai-shek, Lenin, Mussolini,
Gandhi, Mustafà Kemal, Roosvelt, e tanti altri; non sono sicura che la nostra
collocazione storica sia esatta, è giusto prendere coscienza che molte delle
situazioni che viviamo oggi, siano dovute a scelte prese da alcuni dei
personaggi sopracitati, tuttavia la nostra è un età diversa, non perché sono
passati molti anni, ma perché l’essere
umano ha mutato i suoi sentimenti verso la sua stessa specie e verso la sua
stessa terra.
Comportamenti innaturali, l’uomo ha bisogno di vivere con
altri uomini, ma a nessuno di noi dovrebbe bastare vivere con il proprio nucleo
familiare e i propri amici stretti, dovremmo aprirci e conoscere tutti gli
altri bellissimi esseri umani che ci circondano e che ignoriamo giorno dopo
giorno. La paura che ci tiene distanti è
ignoranza allo stato puro.
Comportamenti insoliti, l’uomo manifesta una sorta di
autolesionismo, tradotto nella distruzione della terra su cui cammina; quale
altra specie animale o vegetale è così stupida da uccidere se stessa per morte
e non per vita? La corsa al potere e al
denaro è distruzione , governata dall’ignoranza e mossa dalla cecità.
L’essere umano, semplicemente, ignora. Chiude gli occhi e
cieco vive. Ignora la sofferenza della
natura, Ignora la sua stessa specie. Ignoranza come allusione al verbo
Ignorare. Ignoranza come deficit culturale,
sociale e politico.
Stiamo costruendo un Era basata sulla profanazione di noi stessi e sulla violazione
dell’aria che respiriamo e dell’acqua che beviamo.
Benvenuti nell’Età dell’ignoranza.
Lil.Joy