Lampedusa ha trasformato in realtà tutte le mie aspettative.
Come un giovane Cavaliere innamorato, ha conquistato una parte del mio cuore
con il suo essere brulla, con la sua acqua limpida e azzurra, con i suoi
abitanti cordiali e tanto altro.
Consiglio numero uno per i deboli di cuore in aereo: non
guardate fuori dal finestrino quando l’aereo atterra, perché pare che il
capitano stia facendo un atterraggio di emergenza su uno scoglio. Ma tranquilli
è tutto normale, toccherete terra dopo poco, e vi lascerete tutto alle spalle
non appena uscirete dalle porte automatiche dell’aeroporto. Proprio da qui
comincia la mia avventura lampedusana, con il chiudersi di quelle porte e con
il caldo africano che mi si è stretto al corpo nel giro di pochi secondi. Come ogni vacanza degna di chiamarsi tale, mi hanno accompagnato nel viaggio alcuni libri, anzi più che libri, mi ha accompagnato uno scrittore in particolare. Calvino ormai è presente ad ogni mio movimento.
Taccuino di viaggio ispirato.
L’Isola e i confini.
Egli si sforza di cercare il verde; si gira alla ricerca
anche di uno solo albero.
Fino a quando i suoi occhi, talmente pieni di terra
arida e brulla, non troveranno almeno un cespuglio, non smetteranno di
osservare il paesaggio.
Arrivato alla cittadella, scacchiera di palazzine
basse color sabbia, ocra e rosa pallido, i suoi occhi bruceranno ancora,
stanchi di mirare un paesaggio monocromatico.
I bulbi infiammati, si
riprenderanno al tramonto, quando la stella, ormai stanca, si poserà sul
precipizio del mare, e dipingerà la luce di arancio e viola tenue. Una
luce nuova, che non stanca gli occhi, ma
li nutre di nuove ombre.
A curar definitivamente
la vista, vi è il mare:
Perimetro azzurro dell’isola, che si propaga in un area blu
scura, e termina bruscamente in una linea sottile,confine tra acqua ed aria.
L’isola e le sfumature.
Il viaggiatore stanco, con solo il sonno in mente, troverà
piacere sdraiato su una roccia coperta da un telo. Potrà sognare scortato dalle
sfumature marine. Potrà dormire accompagnato dal vento salmastro.
Il respiro
del viaggiatore esausto andrà calando.
Le sue palpebre si chiuderanno .
Chiudendo gli occhi, continuerà a camminare, sino ad arrivare dinnanzi le porte
del regno di Morfeo.
In sogno egli vedrà cose fantastiche.
Acque opalescenti
mosse dalla brezza marina.
Grotte illuminate da pochi raggi di sole.
Rocce erose da vento e mare, tanto appuntite
al tatto quanto dolci alla vista.
Statue di Madonne sommerse nelle profondità
marine.
In sogno egli vedrà le sfumature
del mare e della roccia, poi quelle che roccia e mare producono assieme. Come
se i suoi occhi non potessero più vedere altri colori se non il nero e il
grigio che sbiadiscono nell'azzurro, nel turchese ed infine nel blu.
Quando il
viaggiatore si sentirà appagato di tanti colori e non sentirà più stanchezza
nel corpo, aprirà gli occhi e scoprirà, che Lampedusa ha un potere. Sta al
viaggiatore intuire quale: se l’isola è capace di intromettersi nel sonno
altrui, facendo in modo, di far sognare i propri paesaggi o se ella ha il potere di trasformare i sogni in
realtà.
Grazie Lampedusa.
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