sabato 24 agosto 2013

Umbria tradizionale e creativa.


Dopo la settimana tutto mare e sole a Lampedusa, mi sono rifugiata, con lo sguscio nella sua terra natale.
Dal caldo afoso romano, che attanaglia i poveri corpi dei lavoratori della capitale, abbiamo migrato verso l'Umbria dove l'estate è tutta fatta di un caldo contenuto, di leggere brezze durante il giorno, e venticelli freschi ( anche da maglioncino) di notte. La nostra idea era quella di una fuga dalla grande città per riuscire a studiare per gli esami di settembre, ma alla fine si è trasformata in una settimana di extra relax, cibo buono e giri in bicicletta.

Ad Umbertide si respira sempre aria diversa,ma non solo perché è più pulita.

Svegliarsi la mattina, accorgersi che il latte è finito, e non cadere nella totale disperazione ( cosa che sarebbe accaduta se fosse successo nella mia cucina a Roma) la soluzione è semplice, montare in sella alla bicicletta e pedalare verso il supermercato per sanare i vuoti del frigorifero. ( la risposta a questa mia frase da parte di un Umbertidese doc è la seguente > se se spetta ch'ariva 'l freddo.) Ma a me piace pensare che la vita è sempre così, semplice e con meno arrabbiature.
Ad Umbertide è come se la fretta non esistesse.

Giri in bicicletta lungo il Tevere ancora adolescente, merendine a base di pizza con la cipolla ( che bontà), libri a 0,50 centesimi del mercatino del mercoledì mattina,  passeggiate sotto la Rocca e chiacchiere cordiali con amici e parenti dello sguscio, questa è Umbertide, il tutto avvolto dal profumo del paté di fegatelli spalmato sul pane senza sale e l'odore pungente della brace.

 Una sera ci siamo concessi una cenetta di lusso, siamo andati al " Ristorarte lo Zibù", dove ci siamo trovati benissimo, e abbiamo mangiato piatti ottimi. L'aria che si respira entrando allo Zibù, è accogliente,  piena d'impegno da parte dei proprietari ma soprattutto è aria piena di creatività.
Da notare le bollicine di benvenuto accompagnate dalle patate fritte ( quelle vere, tagliate e fritte sul momento), la tavola ben apparecchiata con pezzi moderni, e la gentilezza dello staff.
Abbiamo iniziato la cena con un antipasto, adagiato su una cesta ampia, fornito di tante porzioni diverse tutte stuzzicanti, come crostini assortiti, mini tortini ripieni, formaggi da gustare con miele e marmellata di cipolle rosse e salumi. Per primo ho scelto di viziarmi con gli gnocchetti al tartufo, semplicemente un sogno da ricordare con nostalgia. Per secondo lo sguscio si è preso la tagliata lardo e tartufo, altro che la scioglievolezza dei lindor, era ottima, saporita e ben condita. Infine per sanare lo spazio destinato al dolce, ( si sa, che anche se si mangia tantissimo lo spazio per il dessert c'è sempre) ci siamo presi un tortino al cioccolato con il cuore caldo accompagnato dal gelato alla crema, il contrasto caldo- freddo è perfetto e il cioccolato non passa mai di moda per le mie papille gustative. Cena da dieci e lode!

http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g1062574-d2067458-Reviews-Ristorante_Zibu-Umbertide_Province_of_Perugia_Umbria.html

Che dire se non, che già mi manca l'aria umbra, ma tanto già l'ho detto allo sguscio, ci torniamo presto, a Novembre ci aspetta la Festa del Bosco di Montone.

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