giovedì 29 agosto 2013

La Donazione della Santa Spina. Una settimana nel Medioevo.


Tra i vicoli di Montone, si può sentire il profumo dei capelli di Madonna Margherita Malaspina, si ode persino il fruscio delle sue vesti, pesanti e colorate. 

Si sentono sbattere ad ogni passo, le armature dei soldati, e il tessuto delle bandiere che sventola nell'aria.


Si possono respirare, la fierezza e la vittoria, portate nell'aria dalle conquiste di Carlo Fortebracci.

Montone fa scorrere indietro le lancette dell'orologio, esse girano veloci, vorticano fino al loro arrestarsi. Bruscamente ci ha portati nel XIII secolo. Bruscamente, davanti ai nostri occhi, il Medioevo. 



Potrei scegliere di immedesimarmi in una dama, dalle vesti di tessuti preziosi e colorate; oppure essere un soldato dall'armatura scintillante e pesantissima, o ancora divenire il signore di Montone, un capitano di ventura; o perché no, un contadino, umile nelle vesti.
Perché per girovagare per Montone bisogna trasformarsi, è la mia stessa mente a costringermi a diventare qualcuno diverso da me ( ma non troppo).
Quest'anno scoprendo Montone ho scoperto la Donazione della Santa Spina.

Per una settimana, gli abitanti di Montone danno una mano all'immaginazione, si torna nel Medioevo, tra bandiere, bandi di sfide e stornellate. 
I tre Rioni del borgo, si sfidano l'un l'altro, a suon di frecce e spettacoli teatrali, per vincere il palio e per far eleggere la propria Castellana, la Castellana di Montone.


Come prima prova i Rioni  Borgo Vecchio,  Monte e  Verziere dovranno, in un piccolo spettacolo teatrale, detto bandi di sfida, esaltare le proprie qualità e far apparire gli altri rioni come privi di virtù. Questa prima prova è davvero spassosa, perché il tutto viene affrontato dai teatranti in chiave comica.


Nei giorni consecutivi i Rioni dovranno affrontare, la prova di tiro con l'arco e le stornellate. 


La stornellata, è uno spettacolo teatrale, in cui viene di solito rappresentato ( ogni volta in chiave diversa) la storia di Montone, e dei suoi signori. Questa è la mia prova preferita, e anche la più importante, perché si vede l'impegno e anche il talento di chi vi partecipa.

Anche se quest'anno era la prima volta che partecipavo alla Donazione, devo fare i miei complimenti, a chi ha scritto, recitato, diretto, cucito, allestito, aiutato per poter creare la stornellata "Essentia" del rione Borgo Vecchio. (ma per descrivere questo spettacolo farò un post a parte)

Il penultimo giorno invece, si può assistere allo spettacolo degli sbandieratori di Perugia, semplicemente magnifico, colorato, che ti lascia  ogni momento col fiato sospeso. 

Mentre i tamburi suonano, e profondi ti rimbombano dentro, si vedono correre e saltare le bandiere, ognuna di un colore diverso, e tu sei lì, che osservi come un bimbo stupito, e non ti capaciti del tutto.

L'ultimo giorno, purtroppo chiusura di questa splendida settimana, vi è la sfilata Medievale, a cui ho avuto il piacere di partecipare. Ogni Rione sfila con i propri costumi per tutto il Borgo, fino ad arrivare alla rocca, dove si terranno gli ultimi spettacoli, come duelli tra cavalieri e finalmente la Donazione della Santa Spina, donata a Carlo Fortebracci, dalla Serenissima Repubblica di Venezia, per aver scacciato i Turchi.

Sfilare con quegli abiti, anche se un po' pesanti, è stato fantastico. Lo rifarei più e più volte, e spero di farlo anche il prossimo anno. Il vestito lungo, colorato e pieno di ricami ti fa camminare a mento alto, è impossibile non sentirsi una donna dell'epoca.

Camminare lungo i vicoli del borgo, con quelle vesti e al passo con i rulli di tamburi, rievoca alla perfezione le atmosfere Medievali.







Lentamente, passeggiare verso la rocca, con il proprio cavaliere, mano nella mano.

Che Meraviglia.

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