giovedì 29 agosto 2013

" Essentia"

Avere così tanto da scrivere e non sapere da dove cominciare. Ho la mente carica, pronta ad esplodere.

Assistere agli spettacoli della Donazione della Santa Spina di Montone, è sublime. Una settimana colma di amore per il proprio rione, teatro e rievocazioni medievali.

 La mia mente è pronta per sparare il primo colpo, il proiettile di stasera colpisce fino in fondo il cuore di coloro che amano il teatro.  Il mio respiro teso a metà polmone, lo devo ad “Essentia”, lo spettacolo del rione porta del borgo.  


Alle porte del chiostro ti accolgono la musica, preludio allo spettacolo, con i suoi ritmi profondi che riempie lo stomaco, e le fiammelle delle fiaccole accese che si muovono secondo il vento e il ritmo musicale.
Un percorso quasi purificatorio, che ti porta al centro, di quello che di lì a pochi secondi diventerà un micro universo. 

Una volta espiate tutte le colpe, gli spettatori sono ansiosi di guardare la scena, si è pronti per assistere allo spettacolo, la storia di Braccio Fortebracci, scandita dal movimento delle stelle,  e dalla posizione astrologica della terra nei momenti decisivi del Fortebraccio.

 Nel chiostro del borgo vecchio, intorno al pozzo, il pubblico ruota per mirare lo spettacolo, ogni lato è un palcoscenico, ogni palcoscenico viene calpestato da un elemento naturale. 

Ho visto calcare il palco all'Acqua,  alla Terra, poi al Fuoco ed infine l’Aria. 

Gli elementi naturali accompagnavano Braccio nel suo percorso, con le rispettive ombre, le relative luci e i riguardanti suoni.

360 gradi  di emozioni da mozzare il fiato.
360 gradi di puro teatro.

Le luci colorate, ognuna rappresentante un elemento particolare, s’incrociavano con le volti a crociera, sfumando le une con le altre: l’azzurro con l’arancio,  poi  il rosso ed infine l’argento. Generavano ombre superbe, sconvolgevano la vista ed il cuore. Gli elementi si sentono, si vivono e si conoscono. 

Uno spettacolo mistico, che ti trascina indietro, nella storia di Montone, affianco alla sua figura storica.

 Lo spettatore è al centro di quel microcosmo, che ruota per accompagnare il protagonista lungo la sua vita, insieme agli elementi naturali che ci fanno assistere alla sua nascita, alle sue battaglie, alle sue sconfitte ed infine alla sua dipartita. 

“ Cielo e terra si compongono e prendono forma dai vitali elementi che generano specie, tipi e differenze. L’acqua, la terra, il fuoco e l’aria, diversamente amalgamati, dominano il creato e pur le stelle e segni che foggiano la vita e lo destino umano…”

 L’acqua era  donna, saggia ed altezzosa, come lo è l’acqua che sa di essere sia trasparente che torbida. Cancro, scorpione e pesci sono l’inizio della storia, rappresentano  la nascita del capitano di ventura Braccio Fortebracci, siamo nel 1368, siamo nel primo giorno del mese di  luglio.

La terra era una donna- albero, maestosa, alta, nobile,  donna radicata in sé stessa; creata da mille rami, che con le ombre parevano moltiplicarsi.  4 Maggio 1416 Toro, Vergine e capricorno accompagnano il capitano Braccio, in una delle sue vittorie, la conquista della città di Perugia, sua città natale.

D’improvviso, la musica e le luci cambiano, si fanno sconvolgenti ed agitate, la calma dell’acqua e della terra si trasforma in burrasca inquieta, scandita dal movimento di corpi impiccati.

10 Agosto 1419 appaiono Leone ariete e sagittario ad irritare la vita di Braccio; il Papa, Martino V Colonna, lo fa scomunicare, su ausilio della sua consigliera, magra, nera, rigida e ossuta.

 Infine l’Aria, donna soave, capace di donare la sua leggerezza anche agli animi più appesantiti.  4 Giugno 1424, Gemelli Bilancia ed Acquario accompagnano Braccio verso la totale sottigliezza, egli abbandona il suo corpo per far levitare la sua anima verso il vento, racchiuso in una trottola di veli, ed ancelle vestite di bianco.

“ Non vi è fine per chi affida all'aria i propri ideali”


Grazie Montone.
Grazie Rione Porta del Borgo Vecchio. 

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